«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»

Testimonianza da Odessa, sabato 5 luglio 2014

Di seguito vi linkiamo ai filmati proiettati alla Casa Rossa durante l'iniziativa di sabato scorso in cui Serghei Markhel, attivista del movimento antifascista ucraino Kulikovo pole di Odessa, ha raccontato la sua esperienza di testimone del rogo della Casa del sindacato di Odessa del 2 maggio scorso


E qui di seguito la foto del ministro degli Esteri Federica Mogherini che stringe la mano al primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyu durante il suo viaggio in Ucraina; il ministro ha spiegato:  "ho scelto Kiev come prima visita del semestre di presidenza italiana della Ue perché c'è bisogno di sostenere la strada europea e delle riforme che l'Ucraina ha intrapreso. La firma dell'accordo di associazione per Kiev è da una parte un punto di arrivo e dall'altra un inizio. "L'Italia, l'Unione Europea, tutta la Comunità internazionale devono fare in modo che "la transizione dell'Ucraina verso l'Ue sia una storia di successo", ha aggiunto.


In questo caso viene fatto di dire che o il ministro degli Esteri è male informata oppure, se così non fosse, e propendiamo per la seconda ipotesi, sta ponendo in atto, per il nostro governo, un'azione che definire 'riprovevole' è puro eufenismo. Fino a quando questo tipo di immagini potrà campeggiare sui nostri media senza destare scandalo? E ancora, non è che questo ci dica quanto sia grande il problema della disinformazione diffusa quotidianamente nel nostro paese?