«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»
DOMENICA 11 NOVEMBRE
ALLA CASA ROSSA
VIA MONTE LUNGO 2 – MM1 TURRO
ORE 10.30
INCONTRO E DIBATTITO
“Siria: guerra civile o intervento imperialista?”
CON
SERGIO RICALDONE CONSIGLIO MONDIALE DELLA PACE
SPARTACO PUTTINI RICERCATORE
OSAMA SALEH COMITATO ‘GIÙ LE MANI DALLA SIRIA’
IYAD KHUDER
(IN COLLEGAMENTO SKYPE DA DAMASCO) INGEGNERE ELETTRONICO
DOCENTE UNIVERSITARIO DI FISICA E MATEMATICA


ORE 13: PRANZO ITALO – SIRIANO DI SOTTOSCRIZIONE
PER IL COMITATO CONTRO LA GUERRA – MILANO

Manifestazione del 27 Ottobre a Milano

Cari Amici e Compagni,
la manifestazione del 27 Ottobre a Milano contro tutte le guerre e tutti i terrorismi, per la liberazione dei 5 Cubani sequestrati e detenuti ingiustamente in USA e alla memoria del giovane Ardizzone, si è svolta con successo e grande partecipazione.
Lo spezzone del Comitato contro la Guerra Milano accompagnato dagli amici siriani e dalle associazioni che lo costituiscono ha avuto buona visibilità, sono stati consegnati centinaia di volantini contro la guerra alla Siria e contro la disinformazione mediatica che annunciano l'iniziativa pubblica di approfondimento e raccolta fondi che si terrà l'11 novembre dalle ore 10,30 presso la Casa Rossa in Via Montelungo 2 a Milano.
Ancora una volta si è potuto vedere come ci sia la più lineare chiarezza per ciò che riguarda i partecipanti allo spezzone aperto dalla grande bandiera siriana a cui seguiva immediatamente lo striscione del Comitato contro la Guerra - Milano.



CONTRO LA GUERRA SEMPRE! GIU’ LE MANI DALLA SIRIA!

E’ in atto una grande campagna di disinformazione fondata su menzogne per farci accettare la partecipazione dell’Italia ad una aggressione criminale contro un Paese sovrano come la Siria.
Le potenze della NATO (Italia compresa) alleate alla monarchia dell’ Arabia Saudita e del Qatar, stanno cercando per motivi economici e geopolitici di ridisegnare la mappa del Medio Oriente, questo non ha niente a che fare con la “democratizzazione” come ci insegna la situazione in cui si trovano Afghanistan, Iraq, Libia, dove ora regna povertà e violenza, una grande parte della popolazione è morta o rimasta ferita sotto le bombe, e tutto questo per arricchire alcuni Paesi dell’occidente come durante il vecchio colonialismo.
Lo schema collaudato per raggiungere questi obiettivi prevede la creazione del consenso popolare attraverso la disinformazione in TV e sui giornali, per avvalorare la necessità di un intervento armato dovuto a ragioni “umanitarie”. Il cosiddetto “intervento militare umanitario” ha sempre portato ad imponenti violazioni dei diritti umani e all’azzeramento del fondamentale diritto di autodeterminazione dei popoli. Si mira ad insediare governi fantoccio, come in Afghanistan o in Iraq, ancora più oppressivi dei precedenti, anche contro le donne e le istanze di progresso, l’importante è che siano leali e subordinati agli interessi occidentali. Per ottenere questo risultato le potenze imperialiste fomentano la violenza finanziando e armando i conflitti interni addirittura inviando consiglieri militari, mercenari e armamenti sofisticati.
Per la guerra all’IRAQ i cui motivi sono stati completamente inventati sono morte centinaia di migliaia di civili iracheni, si sono spesi centinaia di milioni di euro che avrebbero dovuto essere spesi per la sanità, la scuola, i servizi sociali, per garantire il diritto alla casa e una vita più dignitosa per tutti.

NON UN SOLDO PER LA GUERRA!

“L’Italia ripudia la guerra come strumento d’offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, questo recita l’Art. 11 della nostra Costituzione nata dalla Resistenza.
Ci opponiamo fin da ora alla “no fly zone" che è un intervento militare diretto, con distruzioni e massacri di civili, come ben sappiamo. Vogliamo dal Governo Monti, che ha tagliato le pensioni e i diritti dei lavoratori e dei cittadini aumentando invece le spese militari, e dai Partiti che lo sostengono in Parlamento, la cessazione immediata di qualsiasi appoggio esterno ai belligeranti; da subito taglino le spese militari e pongano fine a tutte le missioni all’estero.
Noi organizzazioni e cittadini di diverso orientamento e differenti sensibilità sentiamo il dovere di chiamare alla mobilitazione contro la minaccia di guerra aperta alla Siria e anche all’Iran, con grave pericolo di estensione del conflitto difficile da prevedere.

Comitato contro la guerra Milano

PER INFO: comitatocontrolaguerramilano@gmail.com - http://comitatocontrolaguerramilano.blogspot.it/ - cell. 3383899559